Corporation, Economia, Globalizzazione

Falso allarme di Microsoft, le democrazie sarebbero sotto attacco da hacker russi. Ma in realtà le democrazie sono minacciate proprio dalle corporation globali. Come Microsoft.

Secondo lo storytelling delle corporation, questo è il caso di Microsoft Corporation, Cybercriminali legati alla Russia puntavano gruppi politici Usa.

Per intenderci i gruppi politici Usa sono i Democratici. In realtà una parte dei democratici ed in particolare obamiani e soprattutto clintoniani. Quell’establishment politico americano finanziato da Wall Street e dalle corporation americane più globalizzate.

“È chiaro che le democrazie di tutto il mondo sono sotto attacco. Entità straniere stanno lanciando attacchi informatici per interrompere le elezioni e seminare discordia”. Lo scrive in un post il presidente di Microsoft, Brad Smith. La compagnia ha annunciato di aver scoperto hacker legati al governo russo che puntavano a gruppi politici Usa.

“Internet è diventato un modo per alcuni governi di rubare e divulgare informazioni, diffondere disinformazione, sondare e tentare di manomettere i sistemi di voto”, ha detto Smith.

Tentativi di interferenze da parte di hacker stranieri si sono visti nelle elezioni presidenziali Usa del 2016, nelle presidenziali francesi del maggio scorso “e ora, in un modo sempre più ampio, mentre gli americani si stanno preparando per le elezioni di metà mandato a novembre”, evidenzia Smith, secondo cui “l’ampliamento delle minacce informatiche a entrambi i partiti politici degli Stati Uniti rende chiaro che il settore tecnologico dovrà fare di più per contribuire a proteggere il processo democratico”.

L’Unità Crimini Digitali di Microsoft – racconta il presidente della compagnia – la settimana scorsa ha fatto bloccare sei domini internet creati “da un gruppo largamente associato al governo russo e noto come Strontium”. I domini tentavano di spacciarsi per il Senato e per per due organizzazioni conservatrici americane, l’Hudson Institute e l’International Republican Institute. Per arginare la minaccia, Microsoft lancia “AccountGuard”, un’iniziativa che “fornirà una protezione informatica all’avanguardia senza costi aggiuntivi a tutti i candidati e agli uffici per la campagna elettorale a livello federale, statale e locale, così come ai think tank e alle organizzazioni politiche che ora crediamo siano sotto attacco”, conclude Smith. La tecnologia, gratuita per chi usa Office 365, notificherà i tentativi di attacco e fornirà una guida per mettere in sicurezza i sistemi informatici.

Quando una corporation si presenta temendo per le democrazie non possiamo che ricordare che negli “ultimi decenni, nel contesto di società “globalizzate”, sempre più differenziate e complesse, anche la dottrina pluralistica della democrazia si è rivelata poco realista. In questi anni l’Occidente è passato dalla società dell’industria e del lavoro alla società postindustriale, dominata dalla rivoluzione tecnologico-informatica e dallo strapotere di corporations internazionali che hanno diffuso l’economia di mercato in ogni angolo della terra. Il potere politico ed economico si è concentrato nelle mani di poche superpotenze e il diritto internazionale è ormai subordinato alla loro volontà assoluta. La sovranità politica degli Stati nazionali si è molto indebolita, mentre la funzione dei Parlamenti è stata limitata dal potere delle burocrazie pubbliche e private, inclusa la burocrazia giudiziaria e le corti costituzionali. Nello stesso tempo il potere esecutivo ha assunto una funzione egemonica, alterando la divisione dei poteri che era stata la caratteristica del Rechtsstaat eurocontinentale e del rule of law anglo-americano.” (Cit. D.Zolo 2010 Il tramonto della democrazia nell’era della globalizzazione).

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