Toninelli in Parlamento: “Autostrade paga, Stato ricostruisce ponte” … “Sicuramente cancellate le convenzioni stipulate sotto i Governi Prodi e Berlusconi”
Un decreto legge per Genova, il potenziamento delle attività ispettive del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la revoca delle convenzioni autostradali, la ricostruzione del Ponte affidata a un soggetto a controllo pubblico. Queste le linee guida dell’attività del Governo per gestire l’emergenza a Genova, nel giorno in cui si è registrata la prima contestazione contro le istituzioni da parte degli sfollati, che chiedono risposte in tempi brevi sulle loro case. Il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, prende l’impegno a dare le case agli sfollati entro tre mesi, “entro novembre”.
DECRETO LEGGE PER GENOVA. “Si tratta di tutelare in primo luogo le persone e le imprese danneggiate” afferma il ministro Danilo Toninelli nella sua informativa in Parlamento, parlando di sostegno per il pagamento delle rate dei mutui per le famiglie e di agevolazioni o incentivi fiscali per la ripresa dei cicli produttivi delle imprese. Il Governo prevede di istituire una “banca dati” nazionale sullo stato e la manutenzione di tutte le infrastrutture e di applicare le tecnologie avanzate di monitoraggio costante delle opere.
CONCESSIONI AUTOSTRADALI. Danilo Toninelli parla di “revisione, revoca o risoluzione delle concessioni”, ribadendo la sua accusa ai Governi di Romano Prodi e Massimo D’Alema, sotto i quali il “banchetto è iniziato”. Polemizza poi con il suo predecessore Graziano Delrio, sottolineando che solo dopo la tragedia di Genova ha condiviso la posizione del Governo di “revocare una concessione che non sarebbe dovuta esistere in termini tanto vantaggiosi per i privati a danno dello Stato e dei cittadini”. Toninelli ha ricevuto la risposta di Autostrade per l’Italia alle lettera con cui si comunicava l’avvio della procedura di revoca della concessione. “Non si capisce in che modo si possa affermare che siano stati rispettati tutti gli adempimenti alla luce del crollo del ponte, della morte di 43 persone e dei danni disastrosi subiti dalla città e dal territorio nel suo complesso” afferma il ministro, aggiungendo che “questo Governo farà di tutto per rivedere integralmente il sistema delle concessioni autostradali e degli obblighi convenzionali, per impostare questi rapporti sulla base di nuovi princìpi e di più soddisfacenti equilibri giuridico-economici. Di certo – assicura Toninelli – saranno cancellate le convenzioni nelle quali i costi sono pubblici e i profitti privati come quelle stipulate sotto di Governi Prodi e Berlusconi”. Inoltre “d’ora in avanti tutti i concessionari, pubblici o privati che siano, saranno vincolati a reinvestire gran parte degli utili nell’ammodernamento delle infrastrutture che hanno ricevuto in concessione e dovranno comprendere che l’infrastruttura non è una rendita finanziaria, ma un bene pubblico del Paese”.
VIGILANZA. “Abbiamo preso in mano un’Italia in cui lo Stato non c’è” afferma Toninelli, annunciando che disporrà “il potenziamento del servizio ispettivo che opera presso il Ministero, partendo dall’assunzione di tanti giovani ingegneri che potranno restituire a questa struttura il suo ruolo fondamentale di controllo e vigilanza”.
RICOSTRUZIONE DEL PONTE. Toninelli esclude Autostrade per l’Italia dai lavori di ricostruzione. “Il Governo è compatto nel ritenere che i lavori di ricostruzione del ponte non possano essere affidati ed eseguiti da chi giuridicamente aveva la responsabilità di non farlo crollare. Lasciare ad Autostrade per l’Italia la ricostruzione del viadotto sarebbe una follia e irrispettoso nei confronti dei familiari delle vittime” afferma il ministro, secondo cui “la ricostruzione va affidata a un soggetto a prevalente o totale partecipazione pubblica dotato di adeguate capacità tecniche, mantenendo in capo al concessionario l’ovvio onere dei costi”.
SFOLLATI. Dopo lo stanziamento dei primi 33,5 milioni, verranno prese altre iniziative con maggiori risorse. “Il totale del numero dei nuclei sfollati è oggi di 255 famiglie, per un totale di 566 persone” e l’impegno del Governo è “completare l’assegnazione degli alloggi entro il mese di novembre”. Cdp ha offerto 50 case che saranno consegnate entro la fine del mese.
Fonte: HuffingtonPost.it (qui)