Ecco il servizio di Teletutto.
La novità delle ultime ore – mentre l’epidemia non accenna a ridursi – è la conferma della presenza del batterio della legionella nelle torri di raffreddamento di due aziende delle tre inizialmente prese in esame da Ats, tutte caratterizzate da emissioni a temperatura inferiore ai 70°C, condizione ambientale imprescindibile per la sopravvivenza della legionella che si attesta fra i 25 e i 55 °C.
Prosciolta la Cartiera di Montichiari, i restanti otto campionamenti si sono rivelati tutti positivi: sono quelli relativi alle torri dell’Acciaieria di Calvisano e della Gkn Wheels di Carpenedolo. Entrambe le aziende, già dopo i primi test, aveva provveduto alla sanificazione. Ora altre due imprese sono state oggetto nelle scorse ore dei controlli effettuati da personale di Ats e dai Vigili del Fuoco del Nucleo Nbcr: tra queste la Ofar di Visano.
Le torri sono state individuate in base alla mappatura degli impianti della Bassa alla cui definizione nei giorni scorsi ha concorso anche l’elicottero dei Carabinieri di Orio che ha operato una ricognizione fotografica dal cielo con una potente videocamera. Certo le industrie non sono in ogni caso presenti da ieri e possono tutt’al più aver concorso a diffondere il batterio, abitualmente presente, non a generarne una inconsueta concentrazione. Senza dimenticare che Ats punta anche su altre ipotesi: la legionella è attestata in soli 45 degli oltre 500 casi. Per questo si cerca un secondo batterio che sia alla base di tutti gli altri episodi di questa epidemia ancora tutta da capire.
Intanto l’Ats ha aggiornato il dato dei casi di polmonite.
Questo martedì risultano tre nuovi casi di positività alla legionella (di cui 2 Ats Brescia e 1 Ats Valpadana, quest’ultimo ricoverato e, solo in seguito agli accertamenti, è stato rilevato il batterio).
Ma non è l’unico dato: seppur in calo questo martedì sono stati 17 i nuovi casi di persone con sintomi da polmonite arrivati in pronto soccorso, 11 ricoverati. In tutto i degenti sono 132.
Fonte: giornaledibrescia.it (qui), teletutto.it (qui).