Usa, ciclo in salute: fisiologica pausa nella crescita degli ordini, ma attività sostenuta con benessere e lavoro record.
A settembre creati 134 mila posti di lavoro dopo il boom di agosto da 270 mila.
Le aziende americane continuano ad assumere, e pure se lo fanno con un passo meno veloce del previsto, il tasso di disoccupazione sorprende tutti e scende ai minimi dal 1969. È il consuntivo dei dati di settembre sul lavoro negli Usa: 134 mila nuovi posti di lavoro (gli analisti avevano previsto un aumento di 180 mila unità dopo le 270mila create ad agosto). Il rialzo segna il 96esimo mese di fila in progresso, numero che vale un nuovo record. Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,7%, un decimo più di quanto atteso.
Negli Usa l’attività è rimasta sostenuta, eccetto l’edilizia, con Pmi in ripresa e Ism in consolidamento per la Manifattura. Pmi in consolidamento e Ism al record dall’8/97 per i Servizi. Sono cresciute anche le vendite di auto. Gli ordini, sia di fabbrica che di beni durevoli, sono cresciuti, ma prevalentemente grazie alle componenti volatili, mentre la dinamica degli ordini strumentali al business ha visto un fisiologico consolidamento dopo sette mesi forti, a fronte anche delle crescenti preoccupazioni indotte dalla guerra dei dazi. Con la disoccupazione ai minimi dal 12/69, il mercato del lavoro si è confermato forte nonostante il maltempo, portando il benessere dei consumatori al record dal 12/00. Questo supporta la continuazione della normalizzazione della Fed, senza bisogno di accelerazioni che andrebbero a vantaggio dell’ usd, e il proseguimento della crescita economica che supporta le quotazioni azionarie.
Fonte: fondiesicav.it e lastampa.it