I tassisti di Montichiari ancora non hanno trovato sollievo alla loro oramai incredibile situazione. Un recente servizio di Striscia la Notizia (qui) ha risollevato la questione.

A parole tutti sembrano disponibili ad aggiungere i pochi tassisti di Montichiari nei servizi presso gli aeroporti lombardi, ma nessuno si preoccupa della questione. Nel 2013 i tassisti di Montichiari si rivolsero all’Amministrazione Zanola rispetto alla loro situazione e procedemmo ad avviare due iniziative parallele per addivenire ad una soluzione.

Da un lato si cercò di attivare accordi tra Montichiari ed altri enti locali per consentire ai tassisti monteclarensi di poter svolge il proprio servizio anche fuori dal territorio comunale nell’ambito di un servizio di trasporto integrato e con valenza provinciale. Un progetto che coinvolgesse diversi enti locali, in particolare quelli con attrattività turistica, per contribuire a formare un servizio taxi il più esteso possibile tenuto conto che gli accordi tra enti avrebbero consentito ai titolari di licenze rilasciate dai comuni aderenti di poter partecipare al sistema integrato provinciale di trasporto. A tale progetto si è sempre dichiarato estraneo il Comune di Brescia.

Dall’altro la richiesta avanzata alla Regione Lombardia di modificare la  propria normativa al fine di includere anche Montichiari ed il relativo Aeroporto nel sistema aeroportuale lombardo in modo tale che automaticamente si estendesse ai tassisti di Montichiari la possibilità di svolgere il proprio servizio anche nei comuni convenzionati al sistema regionale. Proposta presentata in sede di audizione nella Commissione regionale Territorio circa quattro anni fa a cui ho partecipato insieme ad una rappresentanza dei tassisti monteclarensi.

Altro tentativo fu quello di chiedere al Comune di Brescia la sottoscrizione di una convenzione con il Comune di Montichiari per consentire ai tassitsti monteclarensi di poter svolgere il proprio servizio anche nel capoluogo tenuto conto che le norme consentivano implicitamente ai tassisti di Brescia di svolgere il proprio servizio presso l’aeroporto di Montichiari, ma non il contrario.

Tale situazione veniva svolta con una sovrapposizione di fatto con i tassisti monteclarensi con l’effetto di ridurre ulteriormente le già ridotte opportunità di reddito.

Proprio per tutelare i tassisti di Montichiari, l’amministrazione Zanola presentò e approvò un un regolamento comunale che in virtù del decreto legislativo n. 447/97  secondo cui i tassisti di Brescia potessero svolgere il servizio a Montichiari (e dunque presso l’Aeroporto) solo a seguito di un accordo tra enti locali come la legge citata letteralmente prevede. Accordo che il Comune di Brescia ignorò. Costringendo il Comune di Montichiari a richiedere un intervento della Regione Lombardia sempre in forza del medesimo decreto legislativo che prevedeva il potere commissariale del Presidente della Regione per i comuni che non trovavano accordo.

Nel frattempo l’Amministrazione Zanola venne sostituita, a seguito delle elezioni amministrativa da quella del Sindaco Fraccaro e sul tema, appena più di quattro anni fa, il 03/11/2014, il Consiglio comunale di Montichiari assunse, attraverso una delibera votata all’unanimità dei gruppi consiliari, la richiesta alla Regione Lombardia di “… inserimento dell’aeroporto di Montichiari nel bacino di traffico del sistema aeroportuale del servizio taxi della Regione Lombardia;” tenuto conto che ancora attualemente per poter aderire è necessario che l’aeroporto monteclarense superi i 2 milioni di passeggieri equivalenti. Salvo alcune deroghe previste,

Nel frattempo i tassisti di Brescia ricorsero al Tribunale amministrativo di Brescia contro il regolamento comunale approvato. Lo stesso TAR di Brescia, pubblica l’esito del ricorso il 14/01/2015 e, pur riconoscendo l’originalità del caso sollevato proprio per l’assenza di precedent,  dunque di giurisprudenza in merito, si pronuncia scegliendo di far prevalere l’interpretazione dei singoli operatori privati (i tassisti di Brescia) per due ragioni: la consolidata propensione del TAR di Brescia di favorire i privati rispetto agli enti pubblici, e nel caso specifico l’intervento nella normativa nazionale delle c.d. liberalizzazioni (L. 1/2012) che pur senza modificare il citato d.Lgs. n. 477/97 venne di fatto utilizzata per sostenere che si era innanzi  limitazione regolamentare troppo stringente nell’ambito di un servizio in parte liberalizzato. Pertanto il TAR di Brescia scelse di annullare le limitazioni, ma nulla indicando verso quelle limitazioni che, ancora oggi, i tassisti di Montichiari sono costretti a subire in ordine all’impossibiliotà di svolgere il proprio servizio nella Città di Brescia secondo il principio di reciprocità che per altro la normativa acquisisce come principio.

Il Tar di Brescia proprio per l’assenza di giurisprudenza e per l’opinabilità della scelta di far prevalere una tesi rispetto all’altra non se la sentì di attribuire al Comune di Montichiari gli oneri delle spese legali della parte vincente. E dunque preferì disporre la compensazione delle spese legali.

Tale fatto è sintomatico in quanto di norma, la parte soccombente rifonde le spese legali alla parte vincente. In questo caso i tassisti di Brescia, nonostante abbiano prevalso, si sono dovuti pagare le spese legali ed il Comune di Montichiari non ha dovuto rifondere tali spese, ma solo farsi carico delle proprie.

Tale situazione avrebbe dovuto far intendere all’Amministrazione Fraccaro, che la situazione particolare ed originale avrebbe dovuto avrere l’opportunità di essere posta all’attenzione del Consiglio di Stato. Organo che nell’ambito della giustizia amministrativa è deputato a formare giurisprudenza, a differenza dei tribunali amministrativi regionali le cui sentenze non svolgono tale funzione. Ma la Giunta Fraccaro non ha concesso tale opportunità ai tassisti di Montichiari non comprendendo che la questione era rilevante anche sul piano istituzionale. La motivazione fu, secondo i tassisti di Montichiari, che il Comune non aveva i fondi per opporsi al Consiglio di Stato.

Dalla sentenza del Tar di Brescia ad oggi, il Comune di Montichiari sembra aver dormito sonni profondi sul tema. Ora i tassisti hanno dovuto interpellare la trasmissione Striscia la Notizia per portare alla ribalta la questione. Come è possibile che 4 tassisti non possano svolgere il proprio lavoro presso gli altri aeroporti lombardi? Perchè non possono svolgere il proprio lavoro presso il Comune di Brescia mentre i tassisti di Brescia possono presentarsi presso l’Aeroporto di Montichiari e offrire il servizio di trasporto?

Non è una guerra tra tassisti, è in realtà la pretesa che tutti i tassisti siano trattati nello stesso modo, se è vero che le liberalizzazioni hanno superato le limitazioni territoriali come sostiene il TAR di Brescia, non pare proprio che sia così.

In questa storia di ordinaria follia nei confronti dei cittadini perpretata dalla pubblica amministrazione, in questo caso, dei tassiti di Montichiari, il tema dei tassisti, in realtà apre, un altra questione ovvero lo sviluppo aeroportuale di Montichiari che non può più essere rinviato.

La Regione Lombardia può (ma oramai deve) includere l’aeroporto D’Annunzio nel sistema aeroportuale modificando la norma regionale o derogando da essa. Quello che si chiede alle istituzioni locali e regionali è di fare la propria parte.

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