Benessere, Salute

Cucinelli: “Inutile lavorare più di 6-8 ore. Staccate gli smartphone e vivete”

L’imprenditore intervistato d QN: “Ognuno deve avere uno spazio riservato non invaso dalla tecnologia”

“È inutile lavorare più di 6-8 ore. E ai lavoratori dico: staccate lo smartphone e vivete”. Parola dell’imprenditore Brunello Cucinelli che in un’intervista al Quotidiano Nazionale delinea la sua idea sul lavoro e su quali siano le priorità di ogni lavoratore durante la propria giornata.

“Ognuno deve avere uno spazio riservato che non può essere invaso dalla tecnologia. Dovrebbe vivere una vita pubblica, una vita privata e una vita segreta. Un aggettivo senza connotazioni romantiche o risvolti penali, ma letto nel senso di spirituale, intima, una vita solo tua”.

Cucinelli parla del divieto dato ai dipendenti di usare la mail nel weekend.

“A dire la verità il divieto scatta dalle 17.30 di ogni giorno e vale per tutto il fine settimana. I 1700 dipendenti del mio gruppo lo sanno, vale la regola di San Benedetto. Devono trovare un equilibrio nelle loro vite. Tutti hanno bisogno di curare la mente con lo studio, anche l’anima ha bisogno di mangiare ogni giorno”.

Fonte: huffingtonpost.it (qui)

Austerity, Politica, Terremoto

L’Aquila 2009-2019 – La scuola è ancora in moduli provvisori: ‘Nei container di lusso lavoriamo per mantenere la comunità’

 

“La scuola dovrebbe essere una priorità per il futuro, ma è stata dimenticata”. Se c’è un caso emblematico della lentezza della ricostruzione pubblica, all’Aquila, è quello delle scuole. Nonostante le promesse e i soldi erogati, gli studenti sono ancora nei Musp (Moduli ad Uso Scolastico Provvisori), in periferia. Nessuna delle scuole del centro è tornata agibile. Clamoroso il caso del Cotugno, inizialmente fatto rientrare in un edificio ‘vero’, a seguito di una richiesta di accesso agli atti di alcuni genitori e insegnanti si è rivelato essere inagibile. Sfrattati per una seconda volta, dopo un periodo di ’scuola pomeridiana’ ospiti di altri istituti, hanno finalmente ri-ottenuto un Musp, anzi cinque, in parti opposte della città. “È un odissea che sembra non finire mai – spiega la dirigente scolastica Serenella Ottaviano -. Le scuole hanno lavorato tantissimo per mantenere la comunità e offrire il massimo dell’offerta formativa possibile, eppure a 30 chilometri da qui sembrano essersi dimenticati di noi”.

Fonte: ilfattoquotidiano.it