Montichiari, Salute, Territorio bresciano

Polmonite Brescia, risultati analisi in una settimana. L’intervista del Sindaco di Carpenedolo.

“Abbiamo la certezza che si tratta di polmonite batterica”. Lo ha detto l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera parlando dei casi di polmonite che si stanno registrando nel Bresciano. “Sono in aumento i casi legionella e questo ci fa pensare che il batterio in questione sia proprio la legionella”, ha aggiunto. 

Sui casi di polmonite registrati nel bresciano, “stiamo facendo tutto ciò che si può fare. Sia con l’investigazione sui campionamenti fatti per capire se il vettore sia l’acqua, sia interrogando i pazienti per capire se c’è un elemento che li accomuna e individuare la sorgente, ma lavoriamo anche in altre direzioni. Non vogliamo lasciare nulla al caso”,  ha detto Giulio Gallera, a margine della presentazione del progetto del nuovo edificio del San Raffaele.

A chi gli ha chiesto se si stiano valutando anche controlli nell’aria, l’assessore ha risposto: “Si, anche sull’aria stiamo iniziando a pensare di fare qualcosa”. “Stiamo lavorando in tutte le direzioni in sintonia con maggiori esperti e con l’Istituto Superiore di Sanità – ha poi aggiunto Gallera – Vogliamo dare un messaggio di rassicurazione alla popolazione. Contiamo nell’arco di poco tempo di riuscire a dare messaggi definitivi”.

Intanto la Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta sui casi di polmonite. Sono i Carabinieri del Nas a raccogliere i dati relativi ai contagi e sono in contatto con i vertici di Ats. Il numero dei casi di persone che si sono presentate in Pronto soccorso nelle ultime ore è aumentato toccando quota 148.

Infine l’intervista all’Ansa del Sindaco di Carpenedolo.

Fonte: Ansa.it (qui)

Fonte: Intervista al Sindaco di Carpenedolo all’ansa.it (qui) e Servizio di Teletutto TT-TG delle ore 19.30 di lunedì 10 settembre 2018 (qui)

Montichiari, Salute, Territorio bresciano

Quasi 200 casi di polmonite. Le raccomandazioni dell’ATS di Brescia.

Sono quasi duecento i casi di polmonite accertati in questi giorni nella zona della Bassa bresciana orientale, tra Montichiari e Calvisano. «Abbiamo stilato una serie di raccomandazioni per i cittadini» ha detto il direttore generale di Ats Carmelo Scarcella.

Ecco le raccomandazioni:

Un allarme che ATS, l’agenzia di tutela della salute, ha raccolto e sul quale sta indagando per capire le cause di questa epidemia. Non è escluso che i casi di polmonite siano dovuti ad un batterio presente nell’acqua. Per questo è in corso un vertice tra i gestori degli stessi acquedotti e Ats di Brescia. Successivamente Ats incontrerà invece i sindaci della Bassa bresciana Orientale.

Fonte: ATS di Brescia (qui)

Inchieste, Montichiari, Politica locale, Territorio bresciano

Velodromo chiuso. Novità? Nessuna. Tranne il silenzio del Sindaco Fraccaro. Ecco dove eravamo rimasti.

Un resoconto sulle ultime notizie in merito sono apparse sulla stampa locale il 17 agosto scorso sul corriere.brescia.it (qui), nell’articolo articolo di M. Trebeschi, si dava conto dell’accordo raggiunto tra le istituzioni Regione, Provincia, Federazione ciclistica, Coni e Comune di Montichiari per gli interventi di manutenzione straordinaria al Velodromo. Ma dalle notizie alla pratica, ancora nessun testo di accordo è stato diffuso.

Qualche giorno dopo arrivava sul quotidiano Giornale di Brescia, l’inutile intervista all’Assessore allo Sport. Che dubitiamo sia in grado di abbozzare una minima ipotesi di accordo di programma.

L’accordo è stato raggiunto. Ed entro ottobre 2019 il Velodromo di Montichiari potrebbe essere completamente ristrutturato. È l’impegno che si sono presi il Coni e la Federazione ciclistica, insieme a Regione Lombardia, Provincia di Brescia e Comune di Montichiari. La spesa dovrebbe sfiorare i 3,5 milioni di euro. In primis bisogna rifare completamente la copertura, dato che la pioggia si insinua nelle crepe. Ma c’è di più: il sindaco Mario Fraccaro progetta di sistemare il piazzale esterno e mettere mano anche al passo carraio, in modo che i mezzi di soccorso e manutenzione possano entrare nel velodromo senza passare sopra il parquet. Al momento la struttura è ancora sotto sequestro – per questioni di sicurezza – e l’obiettivo è far partire i cantieri questa primavera. La deadline sono i Giochi olimpici di Tokyo 2020, previsti in estate. Significa che non c’è tempo da perdere: è anche per questo che il Coni ha già inoltrato la richiesta al governo per un finanziamento da un milione e 800 mila euro. Se il Consiglio dei ministri non dovesse adottare questo decreto, i cantieri non potrebbero partire. E vana sarebbe anche la disponibilità di Palazzo Lombardia per coprire la metà della spesa (fino ad un massimo di un 1,5 milioni di euro).

Ma il lavoro di squadra dei mesi scorsi fa ben sperare: in fondo, quella di Montichiari è l’unica struttura coperta per il ciclismo su pista, perciò è interesse di tutti mettervi mano. Si tratta di «un patrimonio nazionale – sostiene il sindaco Fraccaro – e non poteva essere solo Montichiari a sostenerne le spese». Per accelerare l’iter, il «Coni servizi» potrebbe assumere anche la progettazione esecutiva e la gestione della gara d’appalto: per il dissequestro della struttura, bisogna infatti che non piova più dentro. I teloni termosaldati andrebbero rimossi, così come la lana di roccia oggi deteriorata da pioggia e freddo: il tutto sarebbe sostituito con un telo che di solito viene usato per le imbarcazioni, a cinque strati. Si tratta di un’ipotesi di studio, anche se manca ancora la «progettazione esecutiva».

Una voce per la quale il Comune di Montichiari era pronto a spendere 120 mila euro: se il progetto verrà preso in carico da Coni servizi, l’amministrazione Fraccaro e la Provincia potrebbero investire risorse su altri due fronti. Da una parte gli impianti: la dispersione termica e i consumi elettrici sono alti. «Vogliamo impedire che lievitino i costi di gestione – spiega il sindaco – perciò crediamo si debba mettere mano agli impianti». Se oggi la spesa è pari a cento, l’obiettivo è «ridurla a venti» (-80%). L’altra voce è quella del piazzale, oggi colonizzato da erbacce e privo di parcheggi segnalati: andrebbe «asfaltato e sistemato». Per dare «il giusto risalto» a una struttura nazionale. Certo, tutto dipende dal governo: è Palazzo Chigi che stanzia le risorse poi gestite dal Coni. Quegli 1,8 milioni sono indispensabili, ma pare che la questione sia già arrivata all’attenzione del sottosegretario Giancarlo Giorgetti, che ha la delega allo Sport.

Un percorso incoraggiante e che consente una prospettiva positiva per il Velodromo comunale, sempre avversato dall’attuale amministrazione Fraccaro e dai suoi sostenitori, tanto che tra gli attori che hanno creato le condizioni collobarative tra le istituzione c’è l’azione di moral susion del capogruppo della Lega di Montichiari Marco Togni.

Ma è bene ricordare che l’inerzia operativa del Comune inizia con l’elezione dell’attuale Sindaco Fraccaro. In particolare dal 2015 (a seguito della relazione del gestore dell’epoca) i nuovi amministratori avevano chiara la situazione e le criticità relative alle infiltrazioni d’acqua nella copertura del Velodromo. Se fino al 2015 i danni alla pista erano superate dagli interventi provvisori del vecchio gestore, con la nuova convenzione che ha chiuso con la gestione Bregoli, la situazione è precipitata. Un balletto di indecisione su chi doveva intervenire. Tanto che le criticità sono arrivate ad una tale gravità da essere conseguenza di una chiusura a tempo indeterminato della struttura e conseguente danno alla qualità della pista in legno. Infine il mancato rinnovo della Certificazione di agibilità quinquennale scaduta ad aprile 2018.

A quando la riapertura della struttura? Si parla di ottobre 2019. Non possiamo non ricordare come l’Amministrazione comunale, a maggio 2018, aveva diffuso una nota, a seguito del sequestro dell’impianto comunale, in cui si confermava il sequestro “… a causa della pratica antincendio. Nel mese di maggio, durante una manifestazione dedicata ai tatuaggi, i vigili del fuoco hanno rilevato alcune criticità, verbalizzando quali migliorie e quali interventi doveva effettuare il Comune. Noi abbiamo seguito le loro indicazioni e proedisposto gli interventi necessari ed il 12 luglio abbiamo consegnato la documentazione al comandante dei Vigili del Fuoco. Purtroppo il certificato che aspettavamo non è ancora stato riconsegnato”. Poi dalla sua pagina Facebook, il Sindaco, rassicurava circa il fatto che la situazione si sarebbe risolta “… comunque nel giro di un paio di giorni”.

Stiamo ancora aspettando.

Le ultime parole del Sindaco Fraccaro sono rilevabili sulla sua pagina Facebook del 13 agosto scorso.

Ci potrà dare quelche indicazione almeno per la riapertura delle attività non competitive. Ma tutto tace. Il Sindaco non ha novità da comunicare ai cittadini. E questa è una notizia.

Montichiari, Politica locale, Territorio bresciano

Casa della Musica. La Giunta autorizza il Dirigente a procedere con la gara. E questa sera la discussione in Consiglio comunale sarà inutile. Per i cittadini? Nessun rispetto.

Si ritorna in Consiglio comunale a Montichiari, questa sera alle 20.30. Il Consiglio comunale dovrà affrontare i seguenti argomenti: il primo punto all’ordine del giorno è relativo alla Partecipazione all’avviso di gara concernente la vendita di azioni della società Co.g.e.s. mediante concambio azionario a favore dei soci di Co.g.e.s. e prospettata fusione per incorporazioe nella società acquirente. Il secondo ed il terzo punto hanno una valenza più politica infatti sono riferite alla discussione di due petizioni popolari una riguardante la contrarietà alla realizzazione della casa della musica presso l’immobile della ex Biblioteca comunale e l’altra contraria alla distruzione dei giardini di Piazza Teatro e il rifacimento della stessa.

Se il primo punto all’ordine del giorno si profila privo di potenziale contrapposizione tra la maggioranza consiliare, che sostiene il Sindaco Fraccaro e la sua Giunta, e l’opposizione di Lega e M5S, non può dirsi altrettanto per le petizioni popolari in discussione.

Infatti, sono scontate le posizioni della maggioranza consiliare che ribadirà la propria determinazione sia alla realizzazione della Casa della Musica nell’immobile della ex Biblioteca, nonostante, le limitazioni tecniche riscontrate che impatteranno sulla fruibilità dell’immobile dopo la ristrutturazione, ma anche per i problemi che il procedimento amministrativo dell’opera ha avuto dalla sua programmazione ad ora. E proprio su questa opera si deve rilevare come il Dirigente comunale del Dipartimento Territorio e servizi alle imprese, nonchè responsabile unico del procedimento, senza attendere le determinazioni del Consiglio comunale di questa sera che potrebbe decidere lo stralcio dell’opera, ma anche la sospensione o il rinvio ha avviato l’indizione della gara per lavori di recupero Ex Biblioteca in Casa della Musica. La determinazione dirigenziale è la n. 545 ed è datata 04/09/2018. Oggi! Il Dirigente comunale, dunque, anticipa le decisioni della maggioranza, ma rende inutile la discussione di questa sera in Consiglio comunale. Non crediamo che tale comportamente sia stato assunto autonomamente dal Dirigente comunale, di nomina del Sindaco Fraccaro, ma possiamo supporre che avrà ottenuto tale indicazione politica di procedere dallo stesso Sindaco, dal Vice Sindaco (con delega alla Cultura) e dall’Assessore ai Lavori pubblici. Gli amministratori giustificheranno in Consiglio la loro sensibilità per la democrazia e per il rispetto dell’organo che rappresenta tutti i monteclarensi.

Mentre sul terzo punto all’ordine del giorno quello riguradante la Piazza Treatro pare scontata la posizione dell’Amministrazione comunale contraria alla petizione presentata dai cittadini monteclarensi.

Resta infine aperta la discussione sul futuro di piazza Teatro.